Si segnala la petizione avviata dal Presidente della Commissione "Sport, benessere e qualità della vita" di Roma Capitale, dott. Angelo Diario, per chiedere al Presidente del Consiglio dei Ministri di non chiudere centri sportivi e palestre da poter firmare a questo indirizzo http://chng.it/88KqzjmXcq

 

Petizione diretta a Giuseppe Conte:

Palestre, piscine e centri sportivi sono luoghi controllati e controllabili.

Il mondo dello sport ha elaborato dei protocolli rigidi per contenere la diffusione del contagio durante le attività.

Non ci sono evidenze statistiche sull'esistenza di focolai dovuti alle attività sportive.

I gestori di palestre, piscine e centri sportivi hanno speso importanti risorse per mettere in sicurezza i corsi svolti presso le loro strutture, che possono e devono devono restare aperte.

Se è vero che ci sono rare eccezioni (cit. "Abbiamo notizie varie e contrastanti. Molto spesso i protocolli sono rispettati puntualmente e sono garantite le massime condizioni di sicurezza, altre volte ci giungono notizia che non sono adeguatamente rispettati. Daremo una settimana per adeguare i protocolli e per verificarne il rispetto") è altrettanto vero che fare di tutta l'erba un fascio è inaccettabile. Non possiamo essere d'accordo con la linea di lasciare aperto tutto, oppure chiudere tutto indiscriminatamente: per colpa di rare eccezioni non si può condannare a morte un intero settore.

Si incrementino le sanzioni a carico di chi non rispetta le regole e i protocolli, fin da oggi (e "non tra una settimana"), fino a stabilirne la chiusura se necessario, ma colpire chi invece quelle regole le rispetta da sempre (e non "tra una settimana") è ingiusto e irrazionale.

Chiudere palestre e piscine creerebbe gravi danni non solo per l’economia, ma anche per i tanti appassionati che non saprebbero più come e dove svolgerlo, rischiando la sedentarietà e l’abbondono perpetuo della pratica sportiva, oppure di spostarsi nei parchi e in altri luoghi del tutto incontrollati, quindi in condizioni di sicurezza minori.